Eurovision rompe gli schemi nuove regole dopo la controversia sull’esito israeliano
Il Festival di Eurovision sta cambiando le regole di voto dopo che i risultati di Israele hanno scatenato una controversia tra i Paesi partecipanti. Israele aveva vinto il voto del pubblico con una vittoria schiacciante e si era piazzato al secondo posto complessivo a maggio, dopo un drammatico scontro con l’Austria. Le emittenti nazionali di Spagna e Belgio avevano accusato gli organizzatori di consentire irregolarità nel voto quando i televoti provenienti da entrambi i paesi avevano attribuito a Israele 12 punti, nonostante i giurati avessero dato zero punti. L’EBU ha annunciato nuove regole: i fan potranno esprimere solo 10 voti ciascuno prima della gara di Vienna nel 2026; le giurie saranno reintrodotte nella fase delle Semifinali; e gli organizzatori proibiscono inoltre ai partecipanti e alle emittenti di partecipare a campagne promozionali promosse da terze parti, comprese i governi.
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Le nuove regole del voto
I partecipanti ricevono punti da una giuria professionale di ogni paese, oltre che dal voto pubblico. Gli spettatori a casa potevano votare fino a 20 volte per un piccolo costo addebitato per voto tramite testo o telefonata. Ma ora, l’Unione europea di radiodiffusione ha detto che i fan potranno esprimere solo 10 voti ciascuno prima della gara di Vienna nel 2026, e le giurie saranno reintrodotte nel turno delle Semifinali. Gli organizzatori vietano inoltre ai concorrenti e alle emittenti di partecipare a campagne promozionali da parte di terze parti, comprese i governi.
Accuse di manipolazione e controversie sul televoto
Alcuni partecipanti hanno espresso preoccupazioni dopo che Israele ha vinto il voto pubblico con una vittoria schiacciante e si è classificato al secondo posto complessivo a maggio, a seguito di uno scontro drammatico con l’Austria. Le emittenti pubbliche di Spagna e Belgio hanno accusato gli organizzatori di consentire irregolarità nel voto quando i televoti provenienti da entrambi i paesi hanno assegnato a Israele 12 punti, mentre i giurati hanno dato zero punti.
ORF vuole Israele e ospitare l’evento nonostante le minacce di boicottaggio
Negli ultimi giorni, ORF, la radiotelevisione pubblica austriaca che ospiterà Eurovision 2026, ha detto di voler che Israele partecipi nonostante le minacce di boicottaggio da parte di diversi paesi, e spera di poter ospitare l’evento più grande degli ultimi anni nonostante tali minacce.
Parole di Martin Green e nuove norme
Il Direttore del Eurovision Song Contest Martin Green ha dichiarato in una nota: "Abbiamo ascoltato e abbiamo agito. La neutralità e l'integrità del Eurovision Song Contest sono di primaria importanza per l'EBU, i suoi membri e tutto il nostro pubblico. Stiamo prendendo misure chiare e decisive per garantire che il concorso rimanga una celebrazione di musica e unità. Il concorso deve rimanere uno spazio neutrale e non deve essere strumentalizzato." "Insieme ai cambiamenti che annunciamo oggi, rafforzeremo anche l'applicazione delle regole esistenti per prevenire qualsiasi uso improprio del concorso, ad esempio attraverso i testi delle canzoni o la messa in scena. E lavoreremo a stretto contatto con i membri per garantire che comprendano pienamente e siano responsabili nel sostenere le regole e i valori che definiscono il concorso canoro."
Conflitto in Gaza e cifre umane
Secondo i conteggi israeliani, Hamas ha preso 251 ostaggi durante gli attacchi del 7 ottobre nel sud di Israele e ha ucciso altri 1.200 persone. La controffensiva israeliana ha causato la morte di quasi 69.000 palestinesi, secondo i funzionari sanitari della Striscia di Gaza.